Per un Servizio Immigrazione ed Educazione alla Mondialità la Caritas Diocesana de L'Aquila insieme con Arci,Rindertimi, Caritas Diocesana di Avezzano, Patronato SIAS, Centro Polivalente Provinciale delle Associazioni degli Immigrati, Comunità dei Peruviani, Associazione di Promozione Sociale "Gentium" Romania, Elenco Mediatori Culturali Volontari, Associazione "Iris" Teramo ed in collaborazione con la Provincia ed il Comune de L'Aquila ed altre Istituzioni Locali, hanno costituito un Coordinamento nel territorio per "Ricostruire Insieme la nostra Città come realtà Sociale".

Obiettivi specifici:

- la necessità di essere uniti;
- mettere insieme le varie esperienze come strumento a disposizione dell'intera comunità;
- collaborare con tutte le componenti sociali e politiche e le diverse comunità presenti sul territorio;
- offrire un supporto umano e amministrativo/legale;
- creare uno sportello informativo che sia punto di riferimento per le specifiche esigenze legate all'immigrazione (permessi di soggiorno/scadenza, ricongiungimenti familiari, possibilità di ritorno nel paese di origine senza perdere i diritti acquisiti, etc.)

giovedì 3 dicembre 2009

LETTERA APERTA AL PREFETTO, AL SINDACO E ALLA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SULL'ACCOGLIENZA DEI LAVORATORI PRESENTI IN CITTA'!!

A sua Eccellenza
dott. Gabrielli Franco
Prefetto dell'Aquila
Vice Commissario con funzioni vicarie
Emergenza terremoto Abruzzo
SEDE

Al dott. Massimo Cialente
Sindaco dell'Aquila
SEDE

Alla sig.ra Stefania Pezzopane
Presidente della Provincia dell'Aquila



oggetto: accoglienza lavoratori presenti in città

Eccellenza, Sindaco, Presidente,
il coordinamento Ricostruire Insieme, insieme alla Caritas Diocesana, si è trovato in questo periodo ad affrontare varie emergenze, nell’emergenza in cui viviamo. Tra queste, come già rappresentato in un incontro avuto in prefettura il 17 ottobre scorso, la mancanza di alloggio per una piccola parte di lavoratori, tra i circa 10 mila presenti a L’Aquila. Mancanza di alloggio di cui le ditte non si sono fatte carico. Il Coordinamento insieme alla Caritas finora è riuscito a dare assistenza, seppur precaria, ad una trentina di persone, regolarmente soggiornanti in Italia, e quasi tutte con contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato.
Crediamo, sia necessario portare avanti l’impegno preso, per trovare una soluzione che consenta una vita dignitosa a tanti operai, manovali e muratori che stanno lavorando alla ricostruzione della nostra città, “obbligando”, almeno moralmente, le ditte che assumono a garantire anche l’alloggio.
Per la condizione di bisogno che li ha spinti fin qui, accettano condizioni di vita pessime pur di cercare o mantenere il lavoro. Di notte dormono per strada, a volte in edifici inagibili, altre nelle auto di proprietà, di giorno lavorano alla ricostruzione, spesso con piccole ditte che non garantiscono loro nessuna soluzione abitativa.
Il nostro coordinamento non è più in grado, come molte volte testimoniato con comunicazioni formali e non, ai vostri uffici, di garantire l'assistenza a questi cittadini e il 6 dicembre chiuderà la struttura di accoglienza (una tenda prima adibita a chiesa) di Pizzoli.

La necessità di cercare una soluzione più strutturata, con tempi necessariamente brevissimi, era stata condivisa nel corso dell’incontro convocato dal Prefetto il 17 ottobre scorso, che ha visto partecipare oltre il Dipartimento della Protezione Civile, il Comune dell’Aquila e la Provincia. Ad oggi però, dopo circa un mese e mezzo dal quell’incontro e dagli impegni presi, non si hanno notizie positive in merito.

Con rammarico prendiamo atto che non ci sono state proposte alternative al nostro impegno su pura base volontaristica, e che quindi non si è in grado di consentire una vita dignitosa alla parte di operai, manovali e muratori più vulnerabili, perché più poveri di mezzi, che stanno lavorando alla ricostruzione della nostra città, utili solo di giorno.

L'Aquila, 2/12/2009 Coordinamento “Ricostruire Insieme”