Per un Servizio Immigrazione ed Educazione alla Mondialità la Caritas Diocesana de L'Aquila insieme con Arci,Rindertimi, Caritas Diocesana di Avezzano, Patronato SIAS, Centro Polivalente Provinciale delle Associazioni degli Immigrati, Comunità dei Peruviani, Associazione di Promozione Sociale "Gentium" Romania, Elenco Mediatori Culturali Volontari, Associazione "Iris" Teramo ed in collaborazione con la Provincia ed il Comune de L'Aquila ed altre Istituzioni Locali, hanno costituito un Coordinamento nel territorio per "Ricostruire Insieme la nostra Città come realtà Sociale".

Obiettivi specifici:

- la necessità di essere uniti;
- mettere insieme le varie esperienze come strumento a disposizione dell'intera comunità;
- collaborare con tutte le componenti sociali e politiche e le diverse comunità presenti sul territorio;
- offrire un supporto umano e amministrativo/legale;
- creare uno sportello informativo che sia punto di riferimento per le specifiche esigenze legate all'immigrazione (permessi di soggiorno/scadenza, ricongiungimenti familiari, possibilità di ritorno nel paese di origine senza perdere i diritti acquisiti, etc.)

mercoledì 29 luglio 2009

DUE PROGETTI PER IL TERRITORIO: UN CENTRO INFORMATIVO E UN CENTRO INTERCULTURALE!!

In questi mesi post-terremoto il Coordinamento "Ricostruire Insieme" si è impegnato molto nell'aiuto alla popolazione straniera presente sul territorio della provincia dell'Aquila.

Si sta attraversando così la fase dell'emergenza nella quale abbiamo risposto alle esigenze legate a permessi di soggiorno scaduti o in scadenza e alla loro impossibilità di rinnovo per mancanza di requisiti richiesti dalla legge( reddito, casa), a ricongiungimenti familiari; abbiamo cercato di alleviare i disagi che mano a mano si presentavano nei vari campi di accoglienza predisponendo persone che li raccogliessero e li riportassero al Coordinamento il quale, grazie alla presenza al suo interno di molte realtà dell'Associazionismo locale, possiede le competenze adatte per la risoluzione delle problematche degli stranieri.

Parallelamente a questa importante fase di lavoro prendeva forma la possibilità di sviluppare un progetto, che poi abbiamo denominato "Piano Convivenza", per ricostruire insieme le relazioni sociali tra cittadini stranieri e locali, ripristinare il tessuto sociale, scuole, amici, relazioni parentali, luoghi ricreativi, che il terremoto aveva di colpo annientato: insomma rispondere alla presenza di stranieri sul piano dell'integrazione e, come dice il Piano stesso, sulla convivenza.

Il Piano è volto a individuare una serie di azioni da mettere in atto in modo coordinato tra le diverse istituzioni che a vario titolo si trovano ad essere coinvolte in questa situazione. L'obiettivo consiste nell'individuazione dei bisogni peculiari della popolazione immigrata (bisogni che si vanno ad aggiungere a quelli espressi da tutta la comunità) e nel cercare soluzioni volte nel breve termine ad alleviare il disagio attuale e, nel lungo termine, a contribuire a mantenere una buona coesione sociale tra cittadini stranieri e locali.

L'elaborazione del progetto è avvenuta assieme al prezioso e fondamentale aiuto di “Cinformi” (Centro Informativo per l’immigrazione dell’Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza della Provincia autonoma di Trento) il quale ha messo a disposizione l'esperienza nell'affrontare tutte le problematiche connesse al fenomeno dell'immigrazione.

Inoltre in un incontro istituzionale al quale hanno partecipato la Prefettura dell’Aquila, il Ministero dell’Interno - Direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo e la Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza, la Provincia dell’Aquila - Assessorato alle politiche sociale - ha condiviso obiettivi, contenuti, e metodologia di lavoro. Da tale incontro è scaturita la volontà di sostenere il “Piano Convivenza" per la provincia dell’Aquila 2009/2011 per ricostruire insieme le relazioni sociali tra cittadini stranieri e locali.

Il fattore di forza che ha permesso la stesura del progetto è stato quello di lavorare insieme dato che prima dell’evento sismico del 6 aprile 2009 gli interventi a favore dell’immigrazione e della loro integrazione nella comunità erano promossi in maniera sporadica e non coordinata da varie associazioni ed enti locali presenti sul territorio, che si trovavano comunque di fronte una situazione molto disomogenea all’interno dello stesso territorio provinciale.


Provincia dell’Aquila, Provincia autonoma di Trento - attraverso l’assessore alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami - e Ministero dell’Interno hanno così firmato una convenzione per dare vita, grazie a finanziamenti dello Stato e del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi, a due elementi fondamentali del Piano: da un lato la nascita di un Centro informativo per l’immigrazione (che si occuperà tra l’altro dell’l’indispensabile monitoraggio del fenomeno migratorio sul territorio aquilano); dall’altro un Centro interculturale per favorire l’incontro e il confronto fra cittadini italiani e stranieri.

Per il Centro Informativo si sono individuate 4 azioni principali.

La prima azione consiste nella predisposizione e somministrazione di un questionario agli stranieri terremotati presenti nelle aree di ricovero e nelle strutture di accoglienza con l’obiettivo anche di riqualificare la manodopera presente sul territorio per la ricostruzione dopo il terremoto.

La seconda azione prevede l’elaborazione dei dati emersi dalla rilevazione e la stesura di un rapporto che restituisca alle istituzioni competenti e alla comunità della provincia dell'Aquila le informazioni rilevate.

La terza azione consiste nella realizzazione di un periodico informativo plurilingue e di un sito internet contenenti storie e racconti di vita raccolti nelle aree di ricovero, nonché notizie e informazioni relative alla normativa che disciplina l’ingresso e il soggiorno e più in generale al fenomeno migratorio.

La quarta azione prevede di creare uno sportello informativo che sia punto di riferimento per le specifiche esigenze legate allo status di cittadino straniero (pratiche di soggiorno, ricongiungimenti familiari e rapporti con gli enti pubblici).

Per il Centro Interculturale si sono individuate 8 azioni principali.

La prima consiste nella progettazione e realizzazione di un centro interculturale dove giovani e adulti possano svolgere attività seminariali ed esperienziali, per valorizzare le diverse culture presenti nel territorio della provincia dell’Aquila.

La seconda prevede l’organizzazione di attività ricreative e di sostegno per svolgere i compiti scolastici.

La terza azione mira ad organizzare un seminario per promuovere lo scambio culturale e la valorizzazione della cultura di origine soprattutto tra i giovani.

La quarta l’organizzazione corsi di lingua e cultura italiana e dei paesi di provenienza degli immigrati, valorizzando le risorse umane del territorio.

La quinta azione l’organizzazione di un seminario volto a promuovere la conoscenza reciproca attraverso le varie forme dell'arte e la valorizzazione dei mestieri tradizionali.

La sesta l’organizzazione di seminari specifici per riqualificare la manodopera presente sul territorio aquilano al fine della ricostruzione in seguito al terremoto del 6 aprile.

La settima azione l’organizzazione di un seminario informativo rivolto alle assistenti familiari, finalizzato anche alla costituzione di un albo provinciale.

L’ottava azione l’organizzazione di attività seminariali volte a favorire la costituzione di piccole e medie imprese e cooperative nonché di un gruppo di sostegno nei settori del turismo solidale, dei servizi, della bio-edilizia e delle energie alternative.

Il Piano è un'occasione importante affinchè ognuno di noi abbia modo di conoscere, scoprire, rispettare e valorizzare costumi e culture diverse dalle nostre.