Per un Servizio Immigrazione ed Educazione alla Mondialità la Caritas Diocesana de L'Aquila insieme con Arci,Rindertimi, Caritas Diocesana di Avezzano, Patronato SIAS, Centro Polivalente Provinciale delle Associazioni degli Immigrati, Comunità dei Peruviani, Associazione di Promozione Sociale "Gentium" Romania, Elenco Mediatori Culturali Volontari, Associazione "Iris" Teramo ed in collaborazione con la Provincia ed il Comune de L'Aquila ed altre Istituzioni Locali, hanno costituito un Coordinamento nel territorio per "Ricostruire Insieme la nostra Città come realtà Sociale".

Obiettivi specifici:

- la necessità di essere uniti;
- mettere insieme le varie esperienze come strumento a disposizione dell'intera comunità;
- collaborare con tutte le componenti sociali e politiche e le diverse comunità presenti sul territorio;
- offrire un supporto umano e amministrativo/legale;
- creare uno sportello informativo che sia punto di riferimento per le specifiche esigenze legate all'immigrazione (permessi di soggiorno/scadenza, ricongiungimenti familiari, possibilità di ritorno nel paese di origine senza perdere i diritti acquisiti, etc.)

mercoledì 13 maggio 2009

UNA COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA DI TRENTO

Si prospetta un'ottima collaborazione con la Provincia di Trento. Riportiamo di seguito una relazione dell'incontro.

Relazione del giorno 8/05/2009

Il giorno 8/05/2009 i rappresentanti della Caritas Diocesana dell’Aquila hanno avuto un incontro con la Provincia di Trento, nella persona dell’Assessore alla Solidarietà Internazionale e alla Convivenza Lia Beltrami Giovanazzi, e la sua assistente per discutere sull’ipotesi di una proficua collaborazione affinchè gli stranieri presenti sul territorio colpito dal sisma ricevano un aiuto concreto. L’incontro è avvenuto tramite il Direttore della Caritas Diocesana dell’Aquila Don Dionisio.
La Provincia di Trento è da sempre impegnata sul fronte dell’immigrazione raggiungendo ottimi risultati; i suoi punti di forza sono: un’ottima organizzazione; una fitta rete di contatti con le istituzioni; molteplici attività a favore degli stranieri.
Il vero punto di forza è stata, però, la creazione del Centro informativo per l’immigrazione (Cinformi), facente capo all’assessorato alle Politiche sociali. Il Cinformi, tra le varie attività, facilita l’accesso dei cittadini stranieri, aiutandoli ad espletare tutte le pratiche burocratiche del caso, e informa sulle modalità di ingresso e soggiorno in Italia, attraverso un servizio di orientamento, di informazione e di supporto linguistico e culturale, anche utilizzando personale proveniente dalle realtà associative e del mondo della cooperazione.
Il Centro provinciale di supporto all’immigrazione è, così, uno strumento particolarmente efficace per affrontare le diverse problematiche connesse a questo fenomeno e per coinvolgere tutti i soggetti che ruotano attorno ad esso, oltre agli immigrati anche i datori di lavoro, i sindacati, l’amministrazione.
Cinformi è diviso principalmente in due parti.
Una prima informativa e di consulenza, all’interno della quale lavorano 25 persone, dove è presente uno sportello informativo per compilare le pratiche relative ai Permessi di Soggiorno e per svolgere tutta la parte burocratica con la presenza di avvocati ed esperti in materia; sempre tramite questo sportello sono rilasciati permessi di lavoro.
Una seconda costituita dalla Formazione e l’Informazione dove sono presenti mediatori culturali che lavorano anche presso ospedali, etc.
Tutti siamo d’accordo che la nascita di un’Associazione è vitale per una collaborazione che si svolga in maniera efficace e prolungata nel tempo.
È inoltre presente ad Arco, in provincia di Trento, un nuovo progetto culturale realizzato dall'associazione «Aquila albanese» Un progetto avviato alla fine del 2008 che muove da un’esigenza nuova della comunità albanese che vive ad Arco: mantenere vive le proprie radici culturali. Gli albanesi residenti ad Arco sono oggi integrati nella comunità in modo esemplare. I ragazzi che frequentano le quattro scuole elementari e la media del territorio, tuttavia, faticano a mantenere il rapporto con la cultura dei genitori. Da qui il progetto, proposto dall’associazione «Aquila albanese» e subito accolto con favore dall’istituto comprensivo di Arco: un corso di cultura albanese. A frequentarlo sono una ventina di ragazzi dell’età scolare dell’obbligo che al sabato pomeriggio seguono lezioni di storia, di lingua madre e di recupero del patrimonio culturale: fiabe, racconti e canzoni popolari. L’istituto comprensivo mette a disposizione un’aula della scuola, mentre a tutto il resto pensa l’associazione. Compresa la didattica, a cura di un’insegnante albanese che da molti anni risiede nell’Alto Garda.
Un’esperienza di straordinario valore in tema d’integrazione della quale bisogna ringraziare la comunità albanese che ha saputo interpretare nel modo migliore il concetto di convivenza.
Un progetto che è un esempio di progresso perché integrazione non è diventare tutti uguali, ma avere chiaro il senso della propria appartenenza e riuscire a vivere in una società multietnica. Il vero valore di una comunità è quello culturale, e tante colture che vivono assieme sono una ricchezza per tutti.
Anche l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami ha portato i suoi personali complimenti per il valore del progetto suggerendoci, per esempio, la costruzione di un percorso di attività nella forma di un dialogo interreligioso.
Bisogna instaurare con l’associazione «Aquila albanese» un rapporto cordiale e proficuo fatto di reciproco ascolto e comprensione, portando una persona del luogo che lavori e che risieda in maniera stabile qui a L’Aquila svolgendo la funzione di intermediario, anche perché non è facile vedere una comunità con una simile capacità di organizzazione.
Abbiamo, infine, fissato la prossima riunione per il giorno 15/05/2009 dove sarà presente anche il Direttore di Cinformi Pierluigi La Spada.